domenica 30 novembre 2014

Workshop: comunicazione scolastica per la soluzione dei conflitti



Lingua veicolare degli incontri era il tedesco ma, per ragioni pratiche in quanto non tutti conoscevano questa lingua, sono stati forniti materiali e traduzioni simultanee in inglese, a volte anche dal bulgaro per la presenza di esperti locali.
Dei suddetti documenti non abbiamo ancora il formato digitale ma solo quello cartaceo; sintetizzo qui brevemente i punti di intervento.
L'incontro si è svolto presso la scuola superiore "Dimitar Talev" di Dobrich.

Il workshop si è basato sulla tecnica BATNA/WATNA , acornimo di Best or Worst Alternative To a Negotiated Agreement, ovvero: analisi delle soluzioni alternative delle controversie.

Prima fase

Inizialmente la collega della Bulgaria ci ha mostrato una presentazione dal titolo:

Mediation: skills to implement strategies and techniques
in cui sono stati puntualizzati i seguenti passaggi:

  • The Conflicts
  • Mutual exclusion
  • Reasons
  • The Hostility
  • How to deal with it?
  • Conflict Management
  • What to do -Empathy!
  • Method: intervention of a third party
  • Strategies for dealing with conflicts through mediation
  • Strategy - 1: Facilitation
  • Strategy - 2: Evaluation
  • Strategy - 3: Transformation
  • Six steps of the process
  • Practical exercise

Seconda fase

Successivamente si è analizzata l'escalation di un conflitto:

  1. Consolidating of the opinion
  2. Polarization of thinking/feeling
  3. Change in empathy
  4. The parties seek supporters
  5. Discrediting the enemy
  6. Threatening strategies and demonstration of force
  7. Dehumanization of the enemy and evidence of violence
  8. Crushing into parts and destroying the enemy as a condition for your own survival
  9. Total confrontation at the price of own destruction

Terza fase


Quindi si è passati ad analizzare un caso concreto di conflitto tra studenti e possibile mediazione. In pratica si trattava di scrivere su un foglio attaccato alla schiena del vicino, un dialogo tra le parti relativamente ad uno dei punti in questione. 
Successivamente, al termine di ciascun intervento nel quale si leggeva ciò che un collega aveva scritto, tutti votavano con un sì o un no la coerenza rispetto alle richieste. 
Complessivamente il risultato è stato di circa 300 voti favorevoli e 50 contrari.

Quarta fase


L'ultima fase si è svolta prima a coppie poi in quattro gruppi misti per nazionalità, anche qui prendendo un primo caso di studio tra studente-studente o studente e famiglia. 
Andavano segnalati cinque punti utilizzati per risolvere il caso secondo la tabella: 

The most commonly used techniques for mediation
declinata in otto modalità di intervento:

  1. Periphrasis
  2. Acceptance (Recognition)
  3. Translation (Restructuring)
  4. Summarizing
  5. Clarification
  6. Defining expectation
  7. Checking of the assumptions
  8. Parallel switching of roles
Nel secondo caso di studio il gruppo di lavoro dei colleghi era composto da:
  • le due parti in causa
  • un mediatore
  • un vice mediatore
  • un osservatore
In particolare le due parti in conflitto dovevano drammatizzare una situazione, (nel mio caso ero uno studente buttato fuori casa dai genitori perché non faceva il suo dovere a scuola) e gli altri dovevano intervenire con le tecniche appropriate a risolvere la controversia.

Al termine c'è stato un feedback in cui tutti i gruppi hanno sottolineato come non ci sia una modalità univoca di soluzione ma, delle tecniche sopra esposte, si siano cercati interventi integrati.


sabato 29 novembre 2014

Dobrich: quarto giorno


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Il gruppo dei docenti è sempre più affiatato. Colazioni, pranzi, cene e riunioni/incontri vari hanno contribuito a creare un clima veramente produttivo, collaborativo e stimolante. 

Ognuno apporta qualcosa di nuovo e interessante al progetto con competenze diverse.La mattina del giovedì è stata dedicata alla visita dei luoghi più caratteristici intorno a Dobrich. 

I ragazzi  della scuola ospitante ci hanno fatto da guida turistica e ci hanno mostrato le bellezze della residenza estiva della regina Maria di Romania. A seguire la visita al giardino botanico e un allevamento di cozze. La giornata si è conclusa con uno spettacolo organizzato dalla scuola per festeggiare i 65 anni della fondazione della scuola stessa. Siamo stati coinvolti in balli e canti  della tradizione folkloristica Bulgara Nel Teatro del paese.            
Gli studenti sul palco hanno dato dimostrazione di estrema serietà, professionalità, impegno e bravura guidati ovviamente dai loro insegnanti. Il dirigente ha salutato le delegazioni di Erasmus+ nel cocktail finale. 

Ci siamo lasciati con tante idee, accordi per i prossimi impegni istituzionali previsti dal progetto..
Ognuno di noi torna a casa più ricco dai confronti e gli scambi di idee e opinioni avvenuti in questi giorni.
Appena rientreremo relazioneremo alla commissione Erasmus+ interna alla nostra scuola e tradurremo  il materiale che ci è stato fornito per una maggiore divulgazione. 

Cercheremo di organizzarci e di attivarci immediatamente perché la ricaduta didattica nella scuola sia proficua.

mercoledì 26 novembre 2014

Dobrich: terzo giorno

Giornata ancora più impegnativa quella di oggi. 
Al mattino le delegazioni dei cinque paesi europei sono state accompagnate a visitare i tre principali luoghi di interesse culturale della città e della regione: il museo etnografico, il museo della letteratura e quello archeologico. Le tre visite ci hanno offerto uno spaccato interessante ed approfondito dell'anima culturale bulgara. 

Pausa pranzo con cibo tipico locale, poi di corsa al lavoro. 
Con l'aiuto di un'esperta altamente qualificata, presso l'Istituto Superiore per il Turismo dell'Università locale, abbiamo affrontato il tema della gestione e mediazione di situazioni conflittuali. 
Il workshop plurilingue ha avuto una parte teorica e una successiva traduzione pratica con simulazione di situazioni problematiche e della loro gestione, attraverso l'utilizzo di varie tecniche di mediazione. 
La documentazione dei lavori odierni sarà curata dalla prof.ssa Giurlani e pubblicata in inglese e in tedesco nella rivista specializzata dell'Università.


La giornata è stata faticosa, ma sicuramente coinvolgente e produttiva, e si è conclusa con una cena alla presenza del Capo d'Istituto della scuola ospitante e con l'esecuzione di danze popolari da parte degli allievi della stessa scuola. I ragazzi hanno coinvolto spiritosamente i docenti nelle loro danze con la partecipazione divertita di tutti i presenti. 

Alla prossima...






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Dobrich: secondo giorno


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L'apertura dei lavori é stata molto coinvolgente. Le ragazze del liceo ospitante, in abiti tradizionali, si sono esibite in una danza popolare su melodia internazionale. 
Gli studenti ci hanno illustrato le caratteristiche principali della loro città e in generale del loro paese. La mattinata poi e proseguita con le presentazioni dei vari Istituti da parte delle singole delegazioni. 
I partners hanno mostrato i progetti e le attività principali, attraverso video e fotografie, cercando di fornirci un'idea del loro sistema scolastico e le priorità del piano dell'offerta formativa. 
L'Istituto Giuseppe Luosi è stato abilmente presentato dalla nostra collega Emma Giurlani. 

Dopo una pausa caffè, la coordinatrice bulgara della KA 2 Svetlana, insieme ad Eva dell'Ungheria, hanno cercato di chiarire i particolari relativi agli aspetti finanziari della gestione del progetto. Non siamo purtroppo riusciti ad avere risposte univoche ai dubbi espressi in merito dalle varie delegazioni, dato che le risposte delle agenzie nazionali a tale proposito sono ancora vaghe. 
La giornata e poi proseguita, dopo una breve pausa pranzo, con un incontro in municipio e un intervista alla radio locale dei capi delle delegazioni dei paesi partner di progetto. Emma, Jens, Cristina, Svetlana e Eva hanno risposto alle domande dell'intervistatrice, illustrando gli aspetti educativi fondamentali che caratterizzano il concerto a più mani del nostro progetto. 
Il percorso continuerà domani dopo una bella serata conviviale. 

Ad majora!

martedì 25 novembre 2014

Dobrich: primo giorno


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La prima cena insieme


Tutti in piedi prima dell'alba, tranne una che non ha sentito la sveglia, direzione aeroporto Marconi di Bologna.
Passando attraverso Vienna, siamo arrivati a Varna alle ore 13:50, ora locale (un'ora in più di fuso orario). Mezz'ora di pullman ed eccoci a Dobrich, nell'hotel Izida.
Qui incontriamo subito gli altri colleghi tedeschi provenienti da Betzdorf (90 km da Colonia) e quelli ungheresi da Budapest, che hanno condiviso con noi il volo da Vienna a Varna. 
Il clima è cordiale e il benvenuto caloroso, per fortuna perché fuori fa un freddo polare (-2°C).
Facciamo subito amicizia intorno ad una tavola, parliamo delle nostre scuole e ci confrontiamo sulle nostre realtà. Domani dovremmo essere al completo con l'arrivo della delegazione portoghese.

Ci lasciamo nel tardo pomeriggio e ci ritroviamo intorno alle ore 19:00 con la coordinatrice del progetto Erasmus + KA2 di Dobrich, Svetlana Varbanova, che ci illustra il programma della settimana. Saranno giornate intense, dense di impegni ed incontri, ma anche di momenti di progettazione, di confronto e di condivisione di idee ed esperienze. Già domani è prevista un'intervista alla radio locale per le ore 16:00 delle nostra collega Emma Giurlani, del collega tedesco Jens  Woellnere e della coordinatrice ungherese Eva Mathyas.

L'adattamento è stato immediato tanto che ciascuno ha adottato un avatar bulgaro. 
Marina è diventata Irina, Emma Yvanka, Emanuela Galina; la metamorfosi di Renato è ancora più complessa, con noi adesso c'è Boris Aliosha Dimitri. Per fortuna continua a mantenere la dignità dello sgangherato gruppo la Frau Viva Karenina.


sabato 22 novembre 2014

In partenza per Dobrich


Dal 24 al 28 Novembre 2014 il nostro istituto, l'IIS "Giuseppe Luosi" Di Mirandola - MO, è ospite a Dobrich in Bulgaria per l'incontro Erasmus+ con altre quattro scuole europee. Insieme a noi cinque docenti, ci saranno altri venti colleghi provenienti da: Germania, Portogallo, Ungheria e Bulgaria.

Il tema che tratteremo sarà:

"La risposta della scuola ai problemi giovanili"


Questo blog ha il compito di documentare l'esperienza di scambio e di ricerca del primo degli incontri in programma.

Se sei interessato ai lavori del progetto, seguici. Posteremo questi articoli anche su Facebook.

A presto!